Introduzione
El Salvador ha aumentato la propria presenza mediatica nei mesi scorsi. Ciò a seguito della decisione di adottare la criptovaluta bitcoin come moneta a corso legale nel Paese. La svolta è stata presa il giugno scorso dal Parlamento salvadoregno.
La decisione non è rimasta sulla carta ma è stata seguita da una serie di passi concreti per la sua implementazione. Il 6 settembre il Presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha annunciato l’acquisto dei primi 400 bitcoin. Nel frattempo era partito il progetto di installazione dei primi 200 sportelli ATM presso cui è possibile convertire dollari statunitensi, l’altra valuta a corso legale nel Paese, in bitcoin, e viceversa.
L’iniziativa, è stata inoltre affiancata da una campagna di promozione che regalava l’equivalente di 30 dollari in bitcoin a chiunque utilizzasse il portafoglio digitale fornito con l’app Chivo.
Tutto ciò si è svolto tra la curiosità e l’interesse di alcuni Paesi e lo scetticismo e la preoccupazione degli organismi della finanza internazionale. In primis il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale.
Bukele, ha però deciso di andare oltre e nei giorni scorsi ha annunciato una nuova iniziativa nell’ambito crypto. La notizia ha di nuovo portato El Salvador sulle prime pagine dei giornali. Ha annunciato infatti il progetto di creazione di Bitcoin city.
Bitcoin City
il presidente Bukele il 21 novembre scorso ha svelato il progetto che darà vita alla prima Bitcoin City al mondo.
La città sarà circolare per rappresentare la forma di una grande moneta e sarà costruita nella regione sud-orientale di La Unión.
A detta di Bukele, la città disporrà di tutti i servizi: aree residenziali, aree commerciali, servizi, musei, intrattenimento, bar, ristoranti, aeroporto, porto, ferrovia – tutto basato su bitcoin. In particolare, la città avrà infrastrutture a energia rinnovabile, principalmente geotermica, dedicate al mining di bitcoin.
Alle attività che verranno svolte nella Bitcoin City non verranno applicate tasse su reddito, proprietà o plusvalenze. Verrà solo imposta l’IVA su beni e servizi.
La Bitcoin City sorgerà in una regione caratterizzata dalla presenza di diversi vulcani. Essi forniranno potenza alle centrali che dovranno alimentare i datacenter necessari per il mining dei bitcoin. La città sorgerà in particolare ai piedi del vulcano Conchagua.
Bukele non ha però indicato date per la costruzione o il completamento della città. Ha però detto di aver stimato che gran parte dell’infrastruttura pubblica costerà circa 300.000 Bitcoin.
L’intento di Bukele è quello di attirare aziende e investitori nell’ambito delle cryptovalute grazie a bassi costi di energia e tassazione ridotta.
Il bond
Per costruire la città, Bukele ha lanciato un bond da 1 miliardo di dollari. Servirà, in parte, per finanziare le infrastrutture geotermiche dedicate al mining e in parte per acquistare criptovalute. Fondi che, a partire dal quinto anno dall’emissione, potranno essere acquistati dai cittadini e come fonte per il pagamento dei dividendi a tutti i sottoscrittori.
Si tratta di un’obbligazione particolare in quanto sarà basata sulla rete Bitcoin. Infatti, non raccoglierà direttamente dollari o moneta tradizionale. Chi vorrà sottoscrivere l’obbligazione o comprare il titolo in un secondo momento lo dovrà fare pagando in criptovaluta.
Sarà un titolo sviluppato sul “Liquid network”, una sidechain di Bitcoin, una sorta di blockchain collegata alla blockchain principale di Bitcoin, che permette di sviluppare strumenti di nuova generazione.
Il bond pagherebbe inizialmente il 6,5% di interessi ed entro 5 anni il mining locale consentirebbe di pagare interessi ulteriori. L’emissione è prevista per il 2022.
Conclusioni
Questo nuovo annuncio da parte del Presidente Bukele ha sollevato ulteriori timori sul futuro finanziario di El Salvador. Le voci internazionali contrarie all’iniziativa si sono moltiplicate. Le scelte di Bukele sono viste dai suoi detrattori come un insieme di iniziative per coprire una deriva poco democratica. Altri ritengono che sia un azzardo che potrebbe, nella più ottimistica delle previsioni, trasformare El Salvador nella Singapore dell’America centrale. Oppure portare il Paese alla catastrofe.
Il successo o l’insuccesso dell’offerta di Bond dirà molto sulla effettiva fiducia che gli investori ripongono nella svolta crypto di Bukele e in parte anche sulle prospettive economiche del Paese.