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La storia di Cardano

Introduzione

Nella moltitudine di criptovalute comparse sulla scena nell’ultimo decennio, ADA, la criptovaluta legata a Cardano, è tra quelle di maggior successo. Uno degli elementi chiave del suo successo è sicuramente il fatto che Cardano, che è una piattaforma blockchain, usi Proof of Stake come algoritmo di consenso e non Proof of Work come molte altre criptovalute fra cui Bitcoin. Altro fattore importante è che tra i fondatori di Cardano vi è Charles Hoskinson, co-fondatore di Ethereum.

La creazione di Cardano

Hoskinson aveva lasciato Ethereum per alcune divergenze con Vitalik Buterin: il primo riteneva che fosse necessario trasformare Ethereum in un’organizzazione commerciale, mentre Buterin pensava che fosse più conveniente continuare sulla linea no-profit. Hoskinson, uscito da Ethereum, fonda Input Output HK diventandone CEO e a dicembre 2016 lancia l’offerta di token ADA con l’obiettivo di raccogliere fondi per realizzare una piattaforma blockchain innovativa in grado di andare oltre Ethereum e le piattaforme fino ad allora esistenti.

Secondo Hoskinsons era giunto il momento, dopo le esperienze Bitcoin ed Ethereum, di arrivare ad una tecnologia blockchain di nuova generazione che unisse il meglio di quanto sviluppato fino a quel momento e che eliminasse le limitazioni emerse: scalabilità, sicurezza, interoperabilità, sostenibilità.  Cardano quindi si è presentato come un sistema più performante e più eco-friendly di Bitcoin ed Ethereum e si è garantito il successo anche grazie alla buona reputazione di Hoskinson che, mentre si assisteva al fallimento di molti progetti e aziende nate da Initial Coin Offering (ICO), aveva già dimostrato di avere dato vita ad un progetto di successo, Ethereum per l’appunto.

Al termine dell’ICO, il progetto Cardano aveva raccolto 62 milioni di dollari. Dopo il lancio, il valore del token ADA passò rapidamente da 0,02 USD a oltre 1 USD e oggi, a seguito di varie fasi di deprezzamento e risalita, si attesta a 2,35 dollari.  Ancora più rilevante è il fatto che in termini di capitalizzazione di mercato, ADA sia al terzo posto tra le criptovalute, dietro solo a bitcoin ed ethereum che hanno rispettivamente una capitalizzazione circa 10 volte e 5 volte superiore ad ADA.

ll nome Cardano è stato un omaggio a Gerolamo Cardano, medico ed inventore italiano del XIV secolo che, tra le molte innovazioni, ha ideato anche la serratura a combinazione. ADA invece, deriva da Ada Lovelace, una matematica del diciannovesimo secolo nonchè figlia del poeta Lord Byron, riconosciuta come l’inventrice del primo algoritmo pensato per essere eseguito da una macchina. Non a caso la prima versione di Cardano è stata chiamata Byron.

Il progetto e la piattaforma

Il progetto Cardano intendeva realizzare una piattaforma basata su un’architettura multilayer e su algoritmo di consenso Proof of Stake per supportare gli smart contracts. L’algoritmo Proof of Stake è molto più economico dal punto di vista energetico rispetto a Proof of Work ed è anche più veloce da eseguire. Da qui le previsioni di ottenere migliori prestazioni e migliore scalabilità di questa piattaforma blockchain, nonchè la maggiore economicità in termini di consumo energetico. La piattaforma sarebbe stata organizzata in 2 livelli:

– un livello più basso (il Cardano Settlement Layer) che si occupa della registrazione delle transazioni, in modo simile a Bitcoin

– un livello superiore (il Cardano Control Layer), più simile ad Ethereum che consente lo sviluppo e l’esecuzione di smart contracts e Dapps, le applicazioni distribuite.

Il 29 settembre 2017 è stata resa operativa la prima versione della piattaforma e vari aggiornamenti sono avvenuti negli anni seguenti. Ulteriori elementi che caratterizzano Cardano sono il linguaggio di programmazione Haskell, basato su principi matematici e funzioni, quindi meno soggetto a errori umani e più facile da verificare e il wallet Daedalus che non solo gestisce i token ADA, ma funge anche da nodo.

L’organizzazione

Cardano è governata da 3 entità indipendenti: la Cardano Foundation, IOHK, la società di Hoskinson e Emburgo. Ciascuna delle tre organizzazioni ha specifici compiti:

Cardano Foundation, basata in Svizzera, è un’organizzazione no profit che si occupa di sostenere la diffusione del protocollo e del suo ecosistema.

– La maggior parte della ricerca e sviluppo è realizzata da IOHK, un’ organizzazione commerciale tecnologica che collabora con ricercatori di varie università nel mondo per sviluppare e mantenere la tecnologia. 

– Infine, Emurgo è una società multinazionale che sviluppa e supporta soluzioni commerciali basate su Cardano.

La mente scientifica di Cardano e del suo algoritmo di consenso Proof of Stake Ouroborous è il Prof. Aggelos Kiayias che attualmente ha una cattedra di Cyber ​​Security and Privacy presso l’Università di Edimburgo. I numerosi rapporti e collaborazioni con università di tutto il mondo da parte delle organizzazioni che governano Cardano danno anche un valore scientificamente provato alle innovazioni che vengono integrate nella piattaforma, conferendo loro un profilo di maggiore serietà e affidabilità.

Sviluppi recenti

Dopo vari aggiornamenti avvenuti dal 2018 in poi, a Settembre 2021 con il fork Alonzo è avvenuta l’introduzione dell’ attesissima funzionalità smart contract sulla blockchain pubblica di Cardano. Gli smart contract possono essere scritti con Plutus, un linguaggio appositamente realizzato.

L’assenza degli smart contract in questi primi 4 anni di vita della piattaforma aveva suscitato molte critiche verso le organizzazioni che governano Cardano e finalmente la lacuna è stata colmata. Anche secondo gli sviluppatori di Cardano quello che è stato fatto è un passo importante, pur con la consapevolezza che molto lavoro resta ancora da fare, sia per rendere ben funzionante il sistema degli smart contract – le prime Dapps hanno incontrato dei problemi – sia per fare in modo che si crei un ecosistema di applicazioni distribuite nell’ambito della finanza decentralizzata (DeFi) basate sulla piattaforma.

Conclusioni

Il progetto Cardano è stato sicuramente un successo nonostante il ritardo nel rilascio di funzionalità chiave. La sua criptovaluta ha una grande capitalizzazione di mercato ed è tra quelle che hanno avuto una più grande crescita di valore negli ultimi anni. Con il rilascio del supporto degli smart contract, finalmente nei prossimi mesi e anni si capirà se, come gli sviluppatori di Cardano ritengono, ci sarà una migrazione di applicazioni DeFi e dei token non fungibili (NFT) da Ethereum verso Cardano, in quanto ora devono confrontarsi con transazioni costose e lente su Ethereum.

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